Il memristore quantistico inaugura l'era dell'architettura quantistica neuromorfica
I ricercatori austriaci e italiani ne hanno uno "Quanto Memristor" di cui è capace informazione quantistica coerente sotto forma di sovrapposizione di singoli fotoni. Un tale dispositivo potrebbe costituire la base di una versione quantistica dell'architettura neuromorfica progettata per imitare il modo in cui funziona il cervello umano.
La Memristore è il quarto tipo base di componente elettronico. Sappiamo da molto tempo del resistore, del condensatore e dell'induttore. Nel 1971, il professor Leon Chua della California ipotizzò che potesse esserci un quarto elemento che lui Memristore di nome. Un tale dispositivo è stato sviluppato quasi 40 anni dopo, nel 2008. Memristors Si sono rivelati rapidamente più utili di quanto si pensasse e due anni fa sono stati usati per costruire un dispositivo che funziona in modo simile a un neurone. La ricerca su questo elemento elettronico è in corso e l'ultimo sviluppo è la sua combinazione con la tecnologia quantistica.
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un Memristorechi con Stati quantistici opere e informazione quantistica è stato costruito da scienziati dell'Università di Vienna, del Politecnico di Milano e del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Era con uno Laser a femtosecondi generato, che emette brevi impulsi di luce della durata di soli 10 (E-15) secondi. Gli scienziati hanno usato questi impulsi per intagliare guida d'onda, ovvero canali che possono intrappolare o trasmettere luce, nel vetro.
Michele Spagnolo e il suo team hanno utilizzato guide d'onda per trasmettere singoli fotoni. Grazie alla loro natura quantistica, i fotoni possono essere inviati attraverso due o più guide d'onda contemporaneamente in sovrapposizione. Con sofisticati rivelatori di fotoni singoli, potremmo fotone in una guida d'onda e quindi utilizzare tale misurazione per controllare il dispositivo modulando la trasmissione in un'altra guida d'onda. In questo modo, il nostro dispositivo si è comportato come un memristore", spiega Michele Spagnolo. I ricercatori hanno dimostrato, tramite simulazioni, che una rete ottica contenente memristori quantistici sarà in grado di risolvere problemi sia a livello classico che quantistico da risolvere. Questo a sua volta suggerisce che il memristore quantistico potrebbe essere l'elemento costitutivo che collega l'intelligenza artificiale e il calcolo quantistico. I memristori classici sono attualmente utilizzati nella ricerca sulle piattaforme di calcolo neuromorfiche. Pertanto, il team italo-austriaco ritiene che il memristore quantistico a reti neuromorfiche quantistiche potrebbe contribuire.